ColdCard MK4 – così come il fratello maggiore Q – sono hardware wallet compatibili esclusivamente con Bitcoin (quindi non possono essere usati con altre criptovalute), pensati espressamente per utilizzatori avanzati.
Dispongono di numerose opzioni di sicurezza e gestione avanzata del seed totalmente assenti sugli altri hardware wallet. Inoltre, consentono l’utilizzo in modalità “air-gapped” cioè fisicamente isolato da Internet, computer o smartphone.
Li considero dispositivi di rango superiore rispetto agli altri, ma piuttosto complessi da utilizzare, anche perché non dispongono di un proprio software di gestione, ma si appoggiano ad altri come Electrum Bitcoin Wallet, Sparrow Wallet o Blue Wallet.
Con i dovuti accessori, possono essere impiegati anche da smartphone, quindi non richiedono necessariamente un computer.
Oltre ad essere particolarmente interessanti per nerd smanettoni, potrebbero essere una scelta obbligata per aziende che debbano gestire portafogli multifirma o strutturati su seed mnemonici secondari derivati (protocollo BIP-85).
Anche con una solida competenza nella gestione di chiavi e portafogli multiaccount, bisognerà studiare approfonditamente le peculiarità di questi hardware wallet.
Si tratta effettivamente di dispositivi più sicuri degli altri? Sin dall’apertura della scatola è possibile notare numerose accortezze antimanomissione. Ogni aspetto legato alla sicurezza è curato nei dettagli, anche se la maggior parte degli utenti potrebbe non essere in grado di apprezzarlo. È certamente la miglior espressione del concetto non ti fidare, ma verifica: contribuisce a ridurre al minimo l’esigenza di fidarsi del produttore, fornendo numerosi strumenti per verificarne le scelte, ma bisogna essere sviluppatori per poterlo fare. La sicurezza, ad ogni modo, è sempre una scelta di compromesso: il grado di competenza e studio necessario per usare questi hardware wallet è assolutamente elevato e la praticità nella firma delle transazioni offline è ridotta.
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(Ultimo aggiornamento: 22 giugno 2024)