Come per la detenzione di fondi on chain, è importante considerare, innanzitutto, se adottare una soluzione custodial o non-custodial e comprenderne le differenze.
Se i fondi che dobbiamo gestire sono davvero in quantità limitata – e quindi siamo disposti a correre il rischio di perderli – possiamo scegliere una soluzione che si appoggi a un server di terze parti e semplifichi la gestione di canali e liquidità. (In passato, Blue Wallet rappresentava un buon compromesso, ma ora non offre più l’appoggio di un nodo Lightning centralizzato).
Se non abbiamo intenzione di gestire manualmente i canali di pagamento, ma vogliamo avere la garanzia di essere proprietari dei nostri fondi, potremmo scegliere un portafoglio mobile come Phoenix di Acinq, che dispone di un “pilota automatico” per l’apertura dei canali (al costo di fee di transazione più alte e delega ai server del produttore che agirà da unico snodo verso la rete Lightning).
Se, infine, vogliamo essere totalmente autonomi e protetti nella gestione di un portafoglio Lightning, sarà opportuno disporre di un full node con Bitcoin Core e Core Lightning o LND. In quest’ultimo caso, potremo installare sul nostro smartphone un’applicazione come ZeusLN per gestirne i fondi.
(Ultimo aggiornamento: 30 aprile 2023)