Categoria: Glossario Bitcoin

Coinjoin

lett. “unione di monete”. Protocollo di miscelazione di UTXO finalizzato a interrompere la catena di tracciamento che consentirebbe ad aziende di analisi on-chain di risalire all’ipotetico proprietario di ogni frazione di bitcoin. Solitamente impiegato come funzionalità all’interno di un wallet, con la collaborazione di un garante esterno. Payjoin è una variante di questo metodo, impiegabile in fase di pagamento

Chip di sicurezza

in inglese, “secure element”. Componente elettronico deputato al salvataggio e/o all’elaborazione di informazioni in maniera logicamente isolata dalla restante parte dell’architettura hardware di un dispositivo più ampio. In alcuni hardware wallet, il componente che conserva il seed crittografico e/o si occupa della firma delle transazioni Bitcoin

Canale di pagamento

in blockchain, è un portafoglio multifirma “2 di 2” attraverso il quale due soggetti condividono fondi in maniera crittograficamente sicura. Lo stesso portafoglio, secondo il protocollo Lightning Network, è la base della relazione fra i due medesimi soggetti che, attraverso transazioni pre-firmate ma non trasmesse in blockchain, terranno traccia della quantità di fondi spettanti a […]

BIP

acronimo di “Bitcoin Improvement Proposal”, in italiano “proposta di miglioramento di Bitcoin”. Documento tecnico che suggerisce alla comunità e agli sviluppatori Bitcoin un miglioramento da implementare nella rete, nel software o nelle regole di consenso. Ogni nuova proposta è contraddistinta da un numero progressivo che la identifica univocamente e, in caso di approvazione, verrà ricordata […]

Bitcoin Core

software multipiattaforma originariamente creato da Satoshi Nakamoto e successivamente sviluppato con licenza open source MIT, impiegato nel funzionamento di Bitcoin. Equipaggia la maggior parte dei nodi della rete blockchain, dispone di un cosiddetto demone (la parte sempre in esecuzione) e di un’interfaccia grafica per la gestione del portafoglio. Le sue principali responsabilità sono definire le regole di consenso […]

Backup

operazioni volte al salvataggio di dati informatici. Allo stato dell’arte, dovrebbe seguire la regola del “3-2-1”: ogni dato dovrebbe essere conservato in tre copie distinte, su due supporti di registrazione differenti, con almeno una delle copie detenuta in un luogo diverso dalle altre due

Atomic swap

identifica un’operazione di scambio, disintermediata e garantita da crittografia, composta da più passaggi sequenziali e caratterizzata da un tipo di esecuzione “tutto o niente”. Se uno qualunque dei passaggi che la costituiscono non viene completato con successo, l’intera operazione risulta automaticamente annullata

Wallet

lett. “portafoglio”. In ambito cripto, identifica genericamente un dispositivo hardware o un’applicazione software in grado di conservare le chiavi necessarie a firmare/verificare le transazioni destinate a una blockchain. Esegue le operazioni di generazione casuale del seme mnemonico, derivazione chiavi e indirizzi e firma digitale

Token

lett. “gettone”. In ambito cripto, si distingue dalle monete poiché non è valuta primaria di una blockchain, ma le sue caratteristiche vengono determinate da uno smart contract. Spesso richiede che la sua movimentazione sia accompagnata da una fee pagata in valuta primaria

Software wallet

applicazione software per smartphone o computer che consente di conservare le chiavi necessarie a firmare/verificare le transazioni destinate a una blockchain. Esegue le operazioni di generazione casuale del seme mnemonico, derivazione chiavi e indirizzi e firma digitale. È suscettibile di attacchi informatici e virus, ragion per cui è consigliato solo per operatività di piccoli volumi

Single point of failure

lett. “singolo punto di guasto” o “singolo punto di rottura”. Caratteristica tipica di un sistema concatenato, che può essere espugnato attraverso la rottura del suo anello più debole. Si contrappone alla ridondanza tipica dei sistemi decentralizzati che, per essere espugnati, richiedono che la maggior parte degli anelli della catena vengano rotti

Proof of Work

funzione finalizzata a (1) garantire l’integrità e la decentralizzazione di una blockchain durante la generazione dei blocchi, (2) evitare l’abuso dell’infrastruttura di rete e (3) assegnare un premio a un miner in grado di dimostrare la propria capacità computazionale

Off-chain

aggettivo impiegato nel mondo delle criptovalute per identificare un’attività svolta o un bene posseduto fuori dalla blockchain, nel mondo fisico. Nel contesto di Lightning Network e delle cosiddette “reti di secondo livello”, identifica un’attività o una transazione non ancora riportata sul livello base (on-chain)

NFT

acronimo di “non-fungible token”, in italiano “gettone non fungibile”. Pedina digitale unica, non intercambiabile e registrata in blockchain, che può rappresentare una persona, un bene digitale o fisico oppure un diritto di accesso

Miner

lett. “minatore”. Soggetti impegnati nell’attività di Mining (lett. “estrazione”), attraverso server e computer dedicati facenti parte della rete Bitcoin. Hanno il compito di approvare le transazioni trasmesse e cristallizzarle in blocchi concatenati. Il prodotto supplementare del loro lavoro è la creazione di nuovi bitcoin, dal quale figurativamente il significato di estrazione

Ledger

lett. “libro mastro”. In ambito cripto, è la blockchain, registro contabile nel quale vengono raccolte le transazioni, suddivise in blocchi concatenati. Ledger è anche il marchio commerciale impiegato dall’azienda francese Ledger S.a.s., produttrice dei dispositivi hardware wallet Ledger Nano

Holder

lett. “colui che conserva”. È il nome che viene attribuito all’investitore in criptovalute che sceglie di conservare i propri acquisti a lungo termine. In rete, nella subcultura cripto, spesso definito anche “hodler”